Alcesti o la recita dell’esilio di G. Raboni & Heiner Müller

Drammaturgia e regia di Maurizio Carlo Luigi Vitale

Compagnia Teatrale Contemporanea I Policandri


Alcesti o la recita dell’esilio

di G. Raboni & Heiner Müller


uno spettacolo di Maurizio Carlo Luigi Vitale,


All’indomani di una catastrofe mondiale tre esistenze sconvolte dalla sopravvenuta dittatura trovano rifugio in un vecchio teatro abbandonato. Attendono in quel luogo un  passaggio verso la libertà. Costretti all’esterno a proteggersi dall’aria velenosa, sul palco, protetto da pesanti barriere di plastica trasparente, possono liberarsi di maschere e protezioni e attendere che si compia il loro destino. Questa forzata clausura, l'attesa che sembra dilatarsi all'infinito allungando le ore come giorni diventa luogo di scontro, di mai sopiti rancori familiari. Gli affetti ruotano e si intrecciano formando cappi che di volta in volta vedono l'uno strangolato e l'altro strangolatore. In quel teatro dove Sara, in fuga con il marito Stefano e il padre di lui Simone, ritrova il luogo del suo debutto sulla scena teatrale, ognuno dei tre recita il proprio ruolo, per lo più secondo un copione imposto dagli altri due. Poi ancora una volta il destino è avverso, il futuro si fa torbido, denso come nebbia, l'amore si fa merce di scambio, latore di un sacrificio del quale rito è officiante il custode del teatro.

Questo testo di Raboni, tratto dall’Alcesti di Euripide, è l’unico di tutte le riscritture dove lo scontro padre/figlio, per molti ritenuto il vero motivo che spinse Euripide a scrivere l’Alcesti, è riproposto in tutta la sua forza e in tutta la sua durezza. Se è vero che comunque persino Raboni, nel finale della sua opera cerca di riscattare i due uomini Stefano/Admeto e Simone/Ferete a discapito di Sara/Alcesti, in questa messa in scena la forza di Sara, il suo coraggio e la meschinità di suo marito e del di lui padre rimangono intatte sino al chiudersi del sipario.

Atto unico di 70 minuti


Aiuto regia Rosetta Iacona

Effetti sonori Giuseppe Calisti

Direttore di scena Ezio Fratello