Edipo Re di Sofocle

Regia di Rosetta Iacona


Edipo Re di Tebe è in esilio a Colono alla periferia di Atene. Esule e privo della vista per sua stessa volontà, Edipo è condotto dalla devota figlia Antigone. Al fianco del padre, curvo sotto il peso delle proprie azioni, Antigone, in uno struggente soliloquio, ricostruisce la tragedia di Edipo, del suo popolo, la propria. Al termine del suo monologo Antigone è assediata dal popolo Tebano in preda alla pestilenza. Gemiti, lamenti, sentore di morte, i discendenti dell’antico Cadmo, disorientati e privi di volontà, vagano afflitti e malati, fino a crollare, mentre alte si alzano le invocazioni al loro Re, al loro padre, Edipo e sullo sfondo bruciano i fuochi delle pire funerarie.  Inizia così lo spettacolo messo in scena da Rosetta Iacona per il Liceo Classico E. Basile di Monreale, con un omaggio all’Edipo a Colono di Sofocle, al dramma antico, al teatro classico. Un omaggio doveroso, ma subito incalzato dall’azione scenica, dal teatro del corpo.

Tratto dal testo originale di Sofocle, nella traduzione di Franco Ferrari, e mirabilmente adattato da Maria Viola con il supporto di Antonella Casciolo, l’Edipo Re di Rosetta Iacona è uno spettacolo contemporaneo, dove il teatro della parola, dell’azione, della corporeità, della fissità si fondono, per restituire al testo ritmo, movimento, per espanderlo oltre i limiti della narrazione verbale. Musiche e canti, sono gli ulteriori ingredienti di questo atto unico che tiene tutti i diciotto attori sempre in scena, sul filo di una tensione che non subisce cali, catturando lo spettatore e collocandolo al centro della scena stessa. Ancora deroghe al classicismo, al testo originale, appaiono le Erinni, le furie. La giustizia che deve giudicare Edipo. Un’apparizione, nessun giudizio, una necessità la presenza della giustizia, che nel testo di Sofocle non è volutamente presente, ma che è necessaria, come sono necessari i brevi testi in dialetto Siciliano, che non sono un omaggio questa volta, ma una contaminazione incontrollabile, non arginabile.

Nell’allestimento la regista Rosetta Iacona è stata coadiuvata dagli artisti: Maurizio Carlo Luigi Vitale, autore delle coreografie e dell’azione scenica e da Filippo Grillo autore delle musiche originali che accompagnano lo spettacolo.  Maurizio Carlo Luigi Vitale ha anche curato il disegno delle luci.